Distribuzione utili SRL, come non pagare il 26%?

La creazione di una holding offre un collegamento diretto con la gestione degli utili della società a responsabilità limitata (Srl), consentendo di ottenere vantaggi fiscali significativi. Ad esempio:

  • Evitare l’imposta sostitutiva del 26% sugli Utili Distribuiti ai Soci. Attraverso la costituzione di una holding, è possibile evitare che la società che eroga i dividendi effettui la ritenuta del 26% sui dividendi distribuiti. Così facendo si riduce l’impatto fiscale complessivo sulle persone fisiche dei soci.
  • Pagare solo l’1,2% di Imposte sui dividendi e sulle eventuali plusvalenze. Grazie alla struttura della holding, si può beneficiare di un regime fiscale più favorevole, pagando l’Ires – imposta sul reddito della società del 24% – solo sul 5% dei dividendi distribuiti.
  • Esenzione Ires per il 95% degli Utili Distribuiti. Gli utili generati dalla società operativa e trasferiti alla holding godono dell’esonero fiscale del 95% in termini di Imposta sul Reddito delle Società (Ires), riducendo l’onere fiscale complessivo.
  • Minimizzazione dell’Imposta Inps per i Soci Persone Fisiche. Attraverso l’adozione corretta dello schema di holding, si può programmare la propria posizione previdenziale e, se del caso, ridurre al minimo l’imposizione contributiva dell’Inps per i soci persone fisiche.

La strategia fiscale della holding prevede che questa detenga quote di controllo delle società operative partecipate, mentre la persona fisica del socio della partecipata si spoglia della propria funzione di imprenditore-diretto proprietario, diventando socio della holding stessa. Gli utili eccedenti vengono quindi trasferiti integralmente alla holding anziché rimanere nella società operativa. Ciò garantisce non solo un risparmio fiscale, ma anche una maggiore protezione patrimoniale da potenziali azioni dei creditori.

È importante notare però che, prima di distribuire gli utili alla holding, è necessario affrontare un’imposizione fiscale significativa, che può superare il 27,9% tra Ires e Irap sugli utili della Srl. Di conseguenza, per massimizzare i vantaggi fiscali in modo legale, è fondamentale intervenire anche prima della distribuzione degli utili per evitare che l’Ires e l’Irap comportino una notevole diminuzione di liquidità.

 

Come evitare la doppia tassazione?

Il regime di trasparenza fiscale, oltre ad essere sostanzialmente inutile allo scopo di ridurre il carico fiscale personale, non può essere applicato universalmente a tutte le società. La soluzione ottimale per eliminare la doppia tassazione degli utili di una società a responsabilità limitata (Srl) sarebbe quella di evitare la distribuzione dei profitti pur garantendo un reddito ai soci. Tuttavia, poiché la struttura della Srl impedisce il prelievo di denaro senza distribuzione, sorge la domanda su come i soci possano essere “pagati”.

L’utilizzo di strumenti di pianificazione fiscale, previsti dal nostro sistema tributario, tutti fiscalmente inattaccabili, ci fornisce la risposta. Questi strumenti sono applicabili a qualsiasi Srl, indipendentemente dalle sue dimensioni, e consentono, se applicati correttamente, di beneficiare di detassazione parziale.

Essi consentono ai soci di generare un reddito senza la necessità di distribuire gli utili. Qui risiede il vantaggio intrinseco della Srl: senza una pianificazione fiscale adeguata, essa è soggetta a una tassazione simile ad altre forme giuridiche, soprattutto se si procede con la distribuzione dei profitti. Nel nostro ordinamento, vi sono numerosi strumenti disponibili (come Marchi, Tfm, Royalties, Prestazioni accessorie, Fidejussioni, Finanziamenti Soci, ecc.), ma stabilire quale sia applicabile a una specifica Srl richiede un’analisi aziendale preventiva, poiché varia da caso a caso.

 

Che tasse si pagano sugli utili di una SRL?

In un’azienda a responsabilità limitata (Srl), le principali tasse da pagare dipendono dalle attività svolte, dalle entrate generate e dalle leggi fiscali del paese in cui l’azienda opera. Tuttavia, ci sono alcune tasse comuni che di solito una Srl è tenuta a pagare. Ecco un elenco delle principali:

  • Imposta sul Reddito delle Società (IRES). È un’imposta sul reddito applicata alle società. La percentuale di imposta varia da paese a paese e può essere una percentuale fissa o variare in base al reddito dell’azienda. In Italia è un’aliquota proporzionale del 24%, calcolata a partire dall’utile di bilancio.
  • Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Questa imposta è specifica per l’Italia e tassata sul valore aggiunto prodotto dalle attività commerciali e professionali. Anche l’aliquota di IRAP può variare a seconda della regione e del tipo di attività (in media è circa il 3,9%). Si calcola sul reddito imponibile IRAP, il quale differisce dal reddito imponibile IRES poiché tiene conto solo di specifici costi e ricavi.
  • Imposta sul Valore Aggiunto (IVA). È un’imposta sul valore aggiunto ai beni e ai servizi venduti dall’azienda. L’IVA è pagata dai clienti dell’azienda ma riscossa e versata all’erario dall’azienda stessa.
  • Distribuzione utili SRL ai soci persone fisiche ed enti non commerciali. Imposta del 26% sui dividendi da versare nel momento in cui si opta per la distribuzione degli utili maturati.
  • Imposte sui Redditi delle Persone Fisiche (IRPEF). Se i proprietari o i soci della Srl ricevono redditi o dividendi dall’azienda, sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche sulle loro entrate personali. Sono poi da calcolare le addizionali comunali e regionali.
  • Contributi Previdenziali e Assistenziali. Le aziende sono tenute a pagare contributi previdenziali e assistenziali per i propri dipendenti, collaboratori e amministratori. Questi contributi possono includere contributi pensionistici, assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e altre forme di protezione sociale.
  • Tasse Locali e Regionali. A seconda della giurisdizione, potrebbero essere applicate altre tasse locali o regionali, come le tasse sulla proprietà o le tasse di licenza commerciale.

È importante notare che le tasse esatte che una Srl è tenuta a pagare dipendono da una serie numerosa di fattori, tra cui: il territorio in cui opera, il settore di attività, la struttura specifica dell’azienda, ecc. È consigliabile consultare un esperto fiscale o un commercialista per comprendere appieno le obbligazioni fiscali specifiche della propria Srl.

Se desideri maggiori informazioni su come gestire e organizzare una corretta pianificazione fiscale o una holding per difendere il tuo patrimonio e i tuoi utili, prenota una consulenza per valutare le opzioni disponibili e non esitare a contattarci. Gli esperti del nostro BC Team sono a tua disposizione per fornire assistenza e supporto personalizzato per soddisfare le tue esigenze.

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